
Altolivenzafestival 2025 – Passaggi


Lunedì 23 giugno ore 20.30
GIOVANNI BATTISTA: la vocazione del profeta
Gioia De Nardi, biblista
Sandro Bergamo, cantore
Martedì 24 giugno ore 19.30
SANTA MESSA PER LA NATIVITA’ DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Schola gregoriana della Cappella Altoliventina
Entrata libera

Molti musicisti, soprattutto tra Rinascimento e Barocco, si cimentarono a mettere in musica La Follia: uno schema armonico sul quale elaborare fantasiose variazioni. Proviene, inizialmente, da una danza in voga nel tardo medioevo, conosciuta poi, nel Rinascimento, anche come Pavana Italiana (la sentiremo nel concerto di Maron, il 29 settembre). Una danza eseguita in maniera vorticosa, sulla costante ripetizione di un inciso, sì che musici e danzatori apparivano fuori di senno: da qui il nome.
In un mondo che sembra eseguire la sua folle danza sull’orlo di un abisso abbiamo voluto dedicare questa XXIX edizione di Altolivenzafestival alla follia. Il folle e le vicende che lo hanno condotto in quello stato hanno sempre commosso il pubblico, entrando fin dai tempi più antichi nel repertorio del teatro, incluso quello musicale, facendo della scena di follia un elemento tipico e frequente nelle opere. Lo troviamo nelle opere barocche (Mad songs, Valvasone, 22 e 28 ottobre) ma anche nei più celebri melodrammi del periodo romantico (Mansuè, 12 novembre). Pazzie vere, pazzie presunte, pazzie indotte: come quella di Giovanna di Castiglia, passata alla storia come La Pazza (Sacile, 21 ottobre), che nella stimolante interpretazione di Erica Martin, testo scritto su commissione di Altolivenzafestival, appare in realtà vittima delle macchinazioni del potere. E come spesso succede, nel mondo dei folli si scambiano i ruoli e crollano i luoghi comuni, come quello che vede la saggezza albergare negli anziani: ma questi, ne La Pazzia Senile di Adriano Banchieri (Polcenigo, 10 settembre e Gorizia 16 settembre) si comportano da folli e saggi appaiono i giovani che alla fine gabbano la stoltezza dei padri.
E poi la follia della guerra, che torna anche in questo tempo a colpire l’Europa: periodicamente l’umanità ricade nel suo errore e orrore e invano si celebrano liturgie e si innalzano preghiere per la pace (Pordenone, 28 settembre, Gorizia 7, Portobuffolè 8, Sagrado 14 ottobre). In fondo, anche la possessione demonica che prende il soldato Joseph può essere vista come metafora della follia della guerra che ingoia i suoi stessi protagonisti (Histoire du soldat, Cordenons 26 novembre).
Ma sui confini non avvengono solo scontri: possono anche accadere, e da uomini di pace operiamo perché avvengano, incontri. Riprendendo il filo dell’edizione precedente, anche quest’anno Altolivenzafestival declina il tema Gorizia 2025 come incontri al confine, linea che, anziché separare, può unire. S’incontrano al confine (Brugnera, 27 agosto) classico e pop nel concerto di apertura, con Antonella Ruggiero (significativa la canzone Tra le guerre); s’incontrano uno strumento dalle origini popolari come il corno delle Alpi e lo strumento classico della liturgia, l’organo (Roveredo in Piano, 28 agosto); s’incontrano tre musicisti europei in un programma che sconfina musicalmente per tutta l’Europa del Sei-Settecento e, simbolicamente, itinera nel territorio (Caneva, 2 e Caorle 3 settembre). A eseguirlo abbiamo chiamato tre giovani musicisti che sono solo l’avanguardia dei tanti, ancora più giovani di loro, che nelle settimane e nei mesi successivi popoleranno il festival, a dimostrare che la musica forte non è sguardo nostalgico al passato ma è viva, parla alle giovani generazioni, è prodotto di civiltà e simbolo di pace
Manca, nel nostro programma, la follia ‘buona’: quella francescana, quella donchisciottesca, che ti fa andare oltre il buonsenso feriale e ti fa intravedere mete ideali per le quali valga la pena di mettersi in gioco, a costo di passare per matti. Ma questa, in fondo, è il nostro stesso festival, siamo noi che continuiamo a coltivarlo con la tenacia del monaco che annaffi quotidianamente uno stecco, certo che il suo sforzo non sia inutile e che qualcosa, un giorno, fiorirà.
Sandro Bergamo
direttore artistico

Vista la possibilità di pioggia, il concerto SACRARMONIA con Antonella Ruggiero si terrà alle ore 21.00 al PALAZZETTO DELLO SPORT DI BRUGNERA (PN) – Via del Mas, 39, 33070 Brugnera PN
APERTURA BIGLIETTERIA:
17.00 – 19.00 – Villa Varda area spettacoli
19.30 in poi – Palazzetto dello Sport.

Orchestra Accademia Musicale Naonis – Cappella Altoliventina
Sandro Bergamo, maestro del coro
Valter Sivilotti, direttore
BIGLIETTI
| SETTORE A | Intero 25€ | *Ridotto 20€ |
| SETTORE B | Intero 20€ | *Ridotto 15€ |
| PREVENDITA | PREVENDITA SU LIVETICKET | 1 € |
| BIGLIETTERIA | 17.00 – 19.00 – Villa Varda area spettacoli 19.30 in poi – Palazzetto dello Sport. |
* Tariffa ridotta: ragazzi con meno di15 anni, adulti con più di 65 anni, soci Associazione Culturale Altoliventina a.p.s., persone con disabilità.
IN CASO DI PIOGGIA: il concerto si volgerà al palazzetto dello Sport di Brugnera – Via del Mas, 39, 33070 Brugnera PN.
In collaborazione con: Comune di Brugnera, Fosar, Associazione Racconti da Nordest, Orchestra Accademia Musicale Naonis
https://www.antonellaruggiero.com/
Lisa Stoll, corno delle Alpi – Freddie James, organo
In collaborazione con: Comune di Roveredo in Piano, Accademia Organistica Udinese, Gruppo corale Gialuth, Parrocchia di S. Bartolomeo, Cooperativa Sociale Acli.
Gli artisti:
https://www.lisastoll.ch/
http://www.freddiejamesmusic.com/
L’organo di Roveredo:
https://www.flickr.com/photos/192853576@N05/sets/72177720300573602/
Musica: Enrico Coden, flauto traversiere – Julia Hernández Sánchez, violino barocco -Miguel Bonal, viola da gamba
PERCORSO:
Partenza: ore 16.30 da Piazza Martiri Garibaldini.
1°Tappa: Azienda Agricola Sandro Lucchese: descrizione del luogo, momento musicale e brindisi offerto dall’Azienda Agricola Sandro Lucchese
2° Tappa: Lavatoio via Fontana, Stevenà di Caneva: descrizione del luogo e momento musicale
Arrivo: 19.30 circa a Villa Frova, Stevenà di Caneva: concerto finale e rinfresco offerto dal Comune di Caneva.
ISCRIZIONI:

Segreteria dell’ Associazione Culturale Altoliventina Tel. 0434 1834786 – Cell. +39 375-7961728 – Cell. +39 333-8352808 (Lunedì, Martedì e Venerdì dalle 15.00 alle 19.00) – mail: info@altolivenzacultura.it
Comune di Caneva – www.incaneva.it
IN CASO DI PIOGGIA: l’evento si terrà alle ore 18.30 a Villa Frova
In collaborazione con: Comune di Caneva, Magnifica Comunità di Montagna, Fondazione OSF.
Si ringrazia per la gentile ospitalità l’Azianda Agricola Sandro Lucchese

Percorso:
Partenza alle 15.00 da Ca’ Corniani
1° TAPPA: Duomo di Caorle, (visita e momento musicale) Santuario della Madonna dell’Angelo (visita)
2° TAPPA: Santuario della Madonna dell’Angelo (visita e momento musicale)
3° TAPPA: Ca’ Corniani (visita, ristoro e momento musicale)
Conclusione prevista per le 18.30
Musica:
Enrico Coden, flauto traversiere – Julia Hernández Sánchez, violino barocco -Miguel Bonal, viola da gamba
| BIGLIETTO UNICO | 5 Euro |
| VENDITA | www.rideandfun.it |
PER INFO: Tel. Luigi 3487454604
In collaborazione con: Comune di Caorle, AL2 Sport – Società sportiva

Ore 17.30 – Chiesa di S. Rocco
Ore 18.00 – Teatro comunale,
Ore 18.30 – Chiostro di San Giacomo – Adriano Banchieri (1567 – 1634) – La pazzia senile 1607-1621
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Alice Fraccari, Martina Zaccarin soprani – Lisa Friziero contralto – Peter Gus, Claudio Zinutti tenori
Sandro Bergamo basso e direzione
Paolo Monetti, viola da gamba – Luciano Russo, arciliuto – Marius Bartoccini, clavicembalo
Fabio Scaramucci, voce recitante
Alessandro Fadelli racconterà la storia dei luoghi di Polcenigo
IN CASO DI PIOGGIA: l’evento si terrà alle ore 17.30 in teatro
In collaborazione con: Comune di Polcenigo
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
dir. Sandro Bergamo
Introduzione sugli abiti d’epoca a cura della dott.sa Raffaella Sgubin, direttrice dei musei provinciali di Gorizia
Con la partecipazione del Gruppo Storico Città di Palmanova
In collaborazione con: Musei provinciali di Gorizia
18.30 – Presentazione del libro “Storia del Friuli e dei friulani dalle origini a noi” di Walter Tomada
19.30 – rinfresco
Domenico Cima, euphonium – Alberto Ravagnin, pianoforte
In collaborazione con: Comune di Pasiano, Associazione Acilius, Agimus Firenze-Premio Crescendo, Hotel Ristorante Prata Verde

Cristina Mosca, soprano – Luan Goes, contralto – Luca Gotti, tenore – Santiago Garzòn-Arredondo, basso
Coro Polifonico S. Antonio Abate – Cappella Altoliventina – Orchestra Accademia Musicale Naonis
Alberto Gaspardo, maestro concertatore e direttore
In collaborazione con: Associazione Eventi – Ascoltare Leggere Crescere, Orchestra Accademia Musicale Naonis,
Coro Polifonico S. Antonio Abate
Per una guida all’ascolto:
https://www.flaminioonline.it/Guide/Haydn/Haydn-Paukenmesse.html
Nanette Mans, soprano – Maarten Wilminck, organo
In collaborazione con: Comune di Brugnera, Accademia Organistica Udinese, Associazione Festeggiamenti Maron,
Parrocchia di S. Michele Arcangelo, Cral-Brugnera, L’Airone cooperativa sociale
Ore 16.30 Conferenza: “L’antico fortepiano della famiglia Coronini-Cronberg. Uno strumento da riscoprire” – a cura di Alessia Zangrando ed Elia Pivetta
Ore 18.00 Concerto: Amleto e Tasso: delirio romantico
Luciano e Daniele Boidi, pianoforte a quattro mani
In collaborazione con: Fondazione Coronini-Cronberg
NOTE DI SALA
Cappella Altoliventina
Martina Zaccarin, soprano – Lisa Friziero, contralto – Claudio Zinutti, tenore – Sandro Bergamo, basso e direzione
Javier Artigas Pina, organo
In collaborazione con: Accademia Organistica Udinese
Cappella Altoliventina
Martina Zaccarin, soprano – Lisa Friziero, contralto – Claudio Zinutti, tenore – Sandro Bergamo, basso e direzione
Javier Artigas Pina, organo
In collaborazione con: Pro Loco Portobuffolè, Accademia Organistica Udinese, Cooperativa sociale Il Giglio.
Cappella Altoliventina
Martina Zaccarin, soprano – Lisa Friziero, contralto – Claudio Zinutti, tenore – Sandro Bergamo, basso e direzione
In collaborazione con: Associazione Organistica del Litorale
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Martina Zaccarin, soprano – Flavia Del Giudice, contralto – Emanuele Petracco, tenore
Sandro Bergamo, basso e direzione – Luciano Russo, liuto rinascimentale
Testo di Erica Martin – Lettura scenica di Federica Guerra
Visita all’Ospedale della Misericordia a cura di Roberto De Santa
In collaborazione con: Comune di Sacile, Associazione Musicale e Corale Coro Contrà Camolli, Fondazione OSF

Doppi Cori – duo canto e liuto
Martina Zaccarin, soprano – Luciano Russo, arciliuto
Sara Beinat, attrice
VISITE: compresa nel biglietto, a partire dalle ore 16.45 la visita guidata al castello a cura dell’ Associazione “A spasso per il borgo”.
BIGLIETTI
| BIGLIETTO UNICO Visita al castello + Concerto all’interno del teatrino storico | 19 € |
| PREVENDITA | https://www.liveticket.it/altolivenzafestival |
| Diritti prevendita | 1 € |
| VENDITA AL BOTTEGHINO | A partire dalle ore 15.45 |
In collaborazione con: Comune di Valvasone-Arzene, Associazione A spasso per il borgo, Borgo antico Valvasone, L’Airone cooperativa sociale

Doppi Cori – duo canto e liuto
Martina Zaccarin, soprano – Luciano Russo, arciliuto
Sara Beinat, attrice
VISITE: compresa nel biglietto, a partire dalle ore 20.00, la visita guidata al castello a cura dell’ Associazione “A spasso per il borgo”.
BIGLIETTI
| BIGLIETTO UNICO Visita al castello + Concerto all’interno del teatrino storico | 19 € |
| PREVENDITA | https://www.liveticket.it/altolivenzafestival |
| Diritti prevendita | 1 € |
| Vendita al botteghino | A partire dalle ore 19.00 |
Al termine dell’evento al pubblico verrà offerta una degustazione di vini locali
In collaborazione con: Comune di Valvasone-Arzene, Associazione A spasso per il borgo, Borgo antico Valvasone
Gabriele Toscani, violino barocco – Martin Riccabona, organo
In collaborazione con: Associazione per i Concerti di Musica Antica di Valvasone, Accademia Organistica Udinese, Cooperativa Sociale Acli
Anna Viola, soprano – Alessandro Cortello, tenore – Federico Lovato, pianoforte
Stefania Petrone, lettura delle poesie di Vittoria Aganoor Pompilj
Descrizione dei luoghi della villa a cura di Elisabetta Arrigoni
Un ringraziamento alla Fam. Arrigoni per la gentile ospitalità.
In collaborazione con: Comune di Mansuè, Cooperativa sociale Il Giglio.
Prisca Verardo, violino – Sofija Ogarkova, violoncello – Leonids Lobrevs, pianoforte.
In collaborazione con: Comune di Caneva, Magnifica comunità di montagna, Hotel Ristorante Prata Verde

Guida all’ascolto: https://www.flaminioonline.it/Guide/Stravinskij/Stravinskij-Soldato.html
Valentina Pacini, Violino – Chia Ahmed, Contrabbasso – Andrea Corazza, Clarinetto
Alessandro Bressan, Fagotto – Giacomo Vendrame, Tromba
Erik Zerjal, Trombone – Marco Viel, Percussioni
Petar Matošević, Direttore
Martina Spessot, voce recitante
Scenografia animata a cura degli studenti della 5C indirizzo arti figurative del Liceo Artistico “E. Galvani” Cordenons
In collaborazione con: Comune di Cordenons, Liceo Artistico “E. Galvani” Cordenons, Ortoteatro
| BIGLIETTO UNICO | 5 € |
| PREVENDITA | https://www.vivaticket.com/it/ticket/histoire-du-soldat/224055 |
| Diritti prevendita | 1,5 € |
| Vendita al botteghino | ORARIO DA DEFINIRE |
Francesco Cardelli, organo
In Collaborazione con: Accademia Organistica Udinese, Pro Loco Portobuffolè, Hotel Ristorante Prata Verde
Gabriele Martin, organo
Lorenzo Rupil, organo
Giacomo Balduzzi, organo
Tommaso del Ponte, organo
In collaborazione con: Comune di Prata di Pordenone, Parrocchia di Prata di Pordenone e Parrocchia di S. Maria della Presentazione di Puja.

Cappella Altoliventina
Dir. Sandro Bergamo
In collaborazione con: Comune di Prata di Pordenone, Parrocchia di Prata di Pordenone



Al principio dell’alba videro, dalla ridotta nuova, sulla pianura settentrionale, una piccola striscia nera. Un segno sottile che si muoveva, e non poteva essere allucinazione. Avanzava dal nord attraverso la landa disabitata e parve assurdo prodigio. Qualcosa si avvicinava dal settentrione, come mai era successo a memoria d’uomo.
Guardando dalla Fortezza Bastiani verso nord, lungo il Deserto dei Tartari, quello del capitano Drogo è uno sguardo di angoscia: oltre il confine, c’è l’ignoto e da lì proviene il pericolo. C’è qualcosa di naturale, perché istintivo, in questo turbamento che pervade quando ci si trova davanti qualcosa di sconosciuto. Sui confini (tra gli stati, i popoli, le culture, le generazioni…) si sono consumati molti conflitti: il racconto eziologico sul mancato incontro fra i troiani di Enea e i fenici di Didone (concerto del 10 settembre) ne è un esempio.
Ma la cultura serve proprio a far uscire ciò che è sconosciuto dall’ombra dell’ignoto, spogliandolo dell’aura oscura in cui lo abbiamo relegato. Ci è alleata un’altra forza, naturale quanto l’angoscia dell’ignoto: la curiosità per tutto ciò che è inedito. Quella curiosità che sicuramente provò Benedetto Marcello, quando, giovane, forse ragazzo, passando nei pressi del Ghetto in giorno di Sabato, udiva trapelare i canti delle sinagoghe, e che lo spinse a trascriverli e utilizzarne i temi per comporre i suoi salmi (concerto del 16 ottobre); che ci stimola a viaggiare, collezionando, dei luoghi attraversati e delle genti incontrate, ricordi fatti anche di canti espressi dalle diverse culture, di cui Hana, il 16 settembre, ci darà esempio. La nostra regione, terra di confine, ne ha vissuti entrambi gli aspetti: e se Gorizia, la città capitale europea della cultura per il 2025, con la sua divisione, testimonia le tragedie che possono avvenire ai confini, lungo quello stesso spartiacque si sono anche incontrati, non solo scontrati, popoli, culture, fedi, come nella vicina Trieste, dove convivono pacificamente diverse comunità religiose, perfettamente integrate nella città (concerto del 29 ottobre).
Pasolini, di cui il nostro festival celebra il centenario della nascita, uomo che i confini li superava agevolmente, spinto da quella curiosità che era autentico amore per l’altro: poeta, romanziere, saggista, regista passava da una disciplina all’altra, lasciando ovunque il segno. Accostò la musica da dilettante, ma con grande interesse e con la consueta acutezza, abbracciando le espressioni popolari del Friuli (17 settembre) come i capolavori bachiani e mozartiani (29 settembre), fino a vagheggiare, in un romanzo autobiografico come Amado mio, gli scenari della musica a venire (12 novembre).
Pasolini è un intellettuale che sentiamo vicino a noi, come tre anni fa sentimmo vicino Leonardo: Altolivenzafestival è abituato ad accostare discipline diverse, a far incontrare competenze e culture lontane. Sul confine, senza alcun timore per quello che sta oltre, sentiamo tutta la curiosità per quello offre l’immenso spazio del Deserto dei Tartari.
Sandro Bergamo, direttore Altolivenzafestival

Ilaria Centorrino, organo

Musica di Henry Purcell (1659-1695) – Libretto di Nahun Tate
Lia Serafini, Didone
Claudio Zinutti, Enea
Giulia Bolcato, Belinda
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Sandro Bergamo, maestro di coro
ORCHESTRA SAN MARCO
Alberto Busettini, maestro concertatore al cembalo

20.30 Chiesa di Ognissanti
21.00 Chiesa di S. Rocco
21.30 Mulino Sanchini
DUO HANA
Hersi Matmuja, voce e percussioni
Ilaria Fantin, arciliuto e voce
Guida ai luoghi del concerto a cura di Alessandro Fadelli

Marisa Scuntaro, voce
Lucia Clonfero , violino
Michele Pucci, chitarra

Cristina Dal Tin, soprano
Nicola Bulfone, clarinetto
Andrea Rucli, pianoforte

Simone Vebber, organo

QUINTETTO ARRIGONI
Laura Bortolotto, Eleonora De Poi, violini
Jessica Orlandi, Clelia Gozzo, viole
Marco Venturini, violoncello
Introduzione al concerto a cura di Roberto Calabretto.

Elementi dell’Oberton String Octet:
Jevgēnijs Cepoveckis, violino primo
Israel Ignacio Gutiérrez Vildosola, violino secondo
Alberto Stiffoni, viola
Dorottya Standi, violoncello
Irina Vaterl, pianoforte

CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Martina Zaccarin, Alice Fraccari, Paola Crema, soprani
Giovanna Dissera Bragadin, Lisa Friziero, Sara Tommasini, alti
Roberto Cozzarin, Danilo Zeni, Claudio Zinutti, tenori
Luciano Russo, arciliuto
LABIRINTO ARMONICO
Pierluigi Mencattini, violino barocco
Roberto Torto, flauti
Galileo Di Ilio, violoncello barocco
Gregory Coniglio, violone
Walter D’Arcangelo, organo
All’organo Colombi
LUCA SCANDALI

CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Martina Zaccarin, soprano
Lisa Friziero, contralto
Claudio Zinutti, tenore
Sandro Bergamo, basso
Luciano Russo, arciliuto
Marco Delle Vedove, violoncello
Marcello Bon, violone
Beppino Delle Vedove, clavicembalo

VISITA A PORTOBUFFOLE’
15.30 – Partenza da Piazza Ghetto
CONCERTO IN SALA DEL FONTEGO
Le musiche nel Decameron e ne I racconti di Canterbury tra Medioevo e tradizione popolare
MICROLOGUS
Patrizia Bovi, canto, arpa, buccina (tromba medievale)
Goffredo Degli Esposti, flauto diritto, flauto bicalamo, cornamusa
Gabriele Russo, viola, ribeca, buccina (tromba medievale)
Peppe Frana, liuto, citola, crotali, cimbali
Enea Sorini, canto, cembalo (tamburello), naccaroni

liturgie d’oriente e occidente a confronto
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Martina Zaccarin, soprano
Lisa Friziero, contralto
Claudio Zinutti, tenore
Sandro Bergamo, basso e direzione
Con la partecipazione di Karina Oganian
CORO SERBO-ORTODOSSO DELLA CHIESA DI S. SPIRIDIONE (TS)
Anna Kaira, direttrice

drammi liturgici nel medioevo friulano
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Martina Zaccarin
Mara Corazza
Flavia Del Giudice
Monica Falconio
LA PIFARESCA
Mauro Morini, trombone
Marco Ferrari, flauti, bombarda, cornamusa
Alice Martina, arpa
Roberto Squillaci, organo
Sandro Bergamo, direttore

Pasolini e il sogno di una musica del futuro
Jacobo Hernández Enríquez, violino
Leo Morello, violoncello

Orchestra Barocca San Marco di Pordenone
Matteo Zanatto, Marialuisa Barbon, Mauro Spinazzè, violini
Alessandro Lanaro, viola – Carlo Zanardi, violoncello
Federico Salotto, contrabbasso – Gabriele Cassone, tromba
Paolo Faldi, Martino Noferi, oboi – Davide De Lucia, clavicembalo
Settembre – ottobre 2022, Sala Damiano Chiesa – Francenigo (TV)


SABATO 11 DICEMBRE 2021 ore 20.45 – Chiesa Parrocchiale di S. Lucia – Prata di Pordenone
VESPRO DI SANTA LUCIA
Cappella Altoliventina – Orchestra Tiepolo Barocca
Dir. Sandro Bergamo
Musiche di Claudio Monteverdi
Martina Zaccarin, Alice Fraccari, Alessandra Tessaro, soprani
Sara Tomasini, Lisa Friziero, Monica Falconio, contralti
Claudio Zinutti, Roberto Cozzarin, Danilo Zeni, tenori
Sandro Bergamo, Giovanni Bertoldi, Valentino Pase, bassi
Flavio Cinquetti, cornetto
Matteo Zanatto, violino
Isobel Cordone, violino
Clelia Gozzo, viola
Carlo Zanardi, violoncello
Daniele Rosi, violone
Andrea D’Incà, trombone
Luciano Russo, arciliuto
Roberto Squillaci, organo
La presenza delle donne nella vita musicale è stata per secoli trascurata, ostacolata o del tutto proibita. Ancor oggi, pur in situazione molto più favorevole, in alcuni ruoli (direzione, composizione) la presenza femminile stenta ad affermarsi.
Eppure un filone sotterraneo scorre lungo i secoli: Ildegarda di Bingen, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Isabella Leonardi, Fanny Mendelsshon, Clara Wieck, Rebecca Clarke, Nadia Boulanger, Sofia Gubaidulina sono solo alcune delle compositrici che, dal Medioevo a oggi, hanno lasciato importanti testimonianze del loro talento. I monasteri femminili sono stati luoghi di pratica musicale e d’elaborazione di repertori pensati per le monache. La stessa Ildegarda componeva per le monache di cui era badessa.
Molte compositrici hanno vissuto la musica in famiglia: sorelle, figlie, mogli di musicisti, spesso di ostacolo alla loro affermazione, come per Fanny Mendelsshon, sorella di Felix e Clara Wieck, moglie di Schumann protagoniste del concerto di Laura Antonaz. Ostacoli che talvolta quasi la vincono sul talento, come fu per Rebecca Clarke, afflitta da una vera e propria distimia che la portò a celare la sua attività di compositrice, che pure tanto successo aveva avuto agli esordi: a qualità della sua musica potrà essere apprezzata dal bel quartetto che gli accademisti della BRSO affiancheranno all’ottetto di Schubert.
Se stentano ad affermarsi come interpreti o compositrici, le donne sono invece protagoniste come personaggi: lo sono nell’opera, con due figure care al pubblico come Violetta (Traviata di Verdi) e Cio-Cio-San (Madama Butterfly di Puccini); Donna e circondata da altre presenze femminili, la virgiliana Didone, nell’opera in programma a Sacile, Dido and Aeneas di Henry Purcell (1659-95), il maggior musicista inglese del periodo barocco: l’opera fu rappresentata per la prima volta in un convitto londinese per giovani gentildonne, che furono probabilmente anche le prime interpreti del capolavoro di Purcell.
Donne, infine, erano quelle che stavano sotto la croce di Cristo, abbandonato da tutti i discepoli, a esclusione di Giovanni: sono loro le protagoniste del Planctus Mariae, dramma liturgico aquileiese, rappresentato ad Aviano, nella chiesa di S. Giuliana.
La donna è protagonista della poetica dantesca, un tema che, nel settimo centenario di Dante, è l’altro polo di questa XXVII edizione. Nota è l’ammirazione che Liszt ebbe per la Divina Commedia, coltivata in particolare durante i suoi soggiorni italiani, e sfociata in alcuni brani degli Années de pèlerinage: la sonata-fantasia Après une lecture de Dante che una giovane donna, la pianista livornese Michelle Candotti eseguirà assieme ad altri brani lisztiani ispirati alla poesia italiana (Tre Sonetti del Petrarca) ne è la migliore testimonianza.
Anche il cinema trova, fin dalle origini, grande ispirazione nel capolavoro dantesco, soprattutto nella prima cantica. Tra le prime pellicole ad essere prodotte, L’inferno, film di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan, del 1911, che Ferruccio Bartoletti commenterà improvvisando all’organo..
È invece un’altra opera dell’Alighieri, il De vulgari eloquentia a ispirare il De vulgari musica, viaggio con il gruppo vocale Juvenes Harmonie lungo la penisola attraverso le espressioni del canto popolare.
La tematica femminile sarà affrontata anche in eventi collaterali, dedicati ad altre forme artistiche: al cinema, nelle proiezioni realizzate in collaborazione col Circolo La Corrente; e alla pittura, con la singolare figura della friulana Irene da Spilimbergo, donna dai molteplici interessi culturali che spaziavano dalle lettere, alla musica e, appunto, alla pittura.
Mercoledì 1 Settembre 2021 ore 20.45 – Chiesa di S. Bartolomeo – Roveredo in Piano (PN)
TRIO SERAPHIM
Marta Močnik Pirc, soprano
Jure Gradišnik, tromba
Klemen Karlin, organo
Musiche di Purcell, Scarlatti, Handel Florjanc, Močnik
In collaborazione con: Comune di Roveredo in Piano, Parrocchia di S. Bartolomeo, Accademia Organistica Udinese, Gruppo Corale Gialuth,
Giovedì 9 settembre 2021 ore 20.45 – Chiostro di S. Giacomo – Polcenigo (PN)
De vulgari musica
CORO IUVENES HARMONIAE
Eleonora Petri, Tommaso Zanello, direttori
Musiche tradizionali delle regioni italiane
In collaborazione con: Comune di Polcenigo, Parrocchia di Polcenigo
Domenica 19 settembre 2021 ore 16.00 – Tenuta Tomasella – Mansuè (TV)
L’universo femminile all’opera – due destini tra oriente e occidente
Anna Viola, La Traviata (Violetta Valéry)
Sara Pegoraro, Madama Butterfly (Cio Cio-san)
Alessandro Cortello, Pinkerton /Alfredo
Federico Lovato, pianoforte
Francesco Rocco Rossi, musicologo
Musiche di Verdi e Puccini
In collaborazione con: Comune di Mansuè, Tenute Tomasella
Giovedì 23 settembre 2021 ore 18.00 – Villa Frova – Stevenà di Caneva (PN)
Inaugurazione mostra
Donne ch’avete intelletto d’amore – Il Giglio e l’Airone nella Bottega del Legno
ORARIO APERTURE: dal 23 settembre al 3 ottobre
SABATO 16.00 – 18.30
DOMENICA 10.00 – 12.00/16.00 – 18.30
In collaborazione con: Comune di Caneva, Cooperativa Sociale “Il Giglio”, Cooperativa Sociale ACLI, Cooperativa Sociale Airone
Giovedì 23 settembre 2021 ore 20.45 – Villa Frova – Stevenà di Caneva (PN)
Paarweise…a due a due
Laura Antonaz, soprano
Elia Macrì, pianoforte
Musiche di Clara Wieck e Robert Schumann, Fanny e Felix Mendelssohn, Alma e Gustav Mahler
In collaborazione con: Comune di Ceneva
Domenica 26 settembre 2021 ore 11.00 – Villa Varda – Brugnera (PN)
Concerti domestici – La musica celata di Rebecca Clarke e Franz Schubert
ACCADEMISTI DELLA BRSO (Monaco di Baviera)
Fidelis Edelmann, clarinetto
Hana Hasegawa, fagotto
Nuno Miguel Nogueira, corno
Sören Bindemann, violino 1
Laura Bortolotto, violino 2
Héctor Cámara Ruiz, viola
Laura Moinian, violoncello
Mattia Riva, contrabbasso
Musiche di Rebecca Clarke e Franz Schubert
In collaborazione con: Comune di Brugnera, CRAL Brugnera
Giovedì 30 settembre 2021 ore 20.45 – Villa Varda – Brugnera (PN)
“Vergine bellissima, letterata, musica et incamminata al disegno”
Irene da Spilimbergo, nobile friulana del XVI secolo
DOPPI CORI duo canto e liuto
Martina Zaccarin, soprano
Luciano Russo, liuto
Maria Marzullo, storica dell’arte
Musiche di vari autori del rinascimento veneziano
In collaborazione con: Comune di Brugnera, Associazione Terra Mater
Sabato 2 ottobre 2021 ore 20.45 – Chiesa di S. Giacomo – Savorgnano di S. Vito al Tagliamento
L’Inferno (1911)
Film di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan.
Commento improvvisato all’organo di
Ferruccio Bartoletti
In collaborazione con: Accademia Organistica Udinese, Parrocchia di Savorgnano
Domenica 3 ottobre 2021 ore 16.00 – Duomo di Valvasone – Valvasone (PN)
Soror mea, sponsa mea – Il Cantico dei Cantici nei Conventi
CAPPELLA ARTEMISIA
Silvia Vajente – Floriana Fornelli, soprano
Elena Biscuola – Elena Carzaniga – Candace Smith, mezzosoprano
Miranda Aureli, organo
Dir. Candace Smith
In collaborazione con: Associazione per i concerti di musica antica di Valvasone
Domenica 10 ottobre 2021 ore 20.45 – Palazzo Regazzoni-Biglia – Sacile (PN)
Dido and Aeneas,
Musica di Henry Purcell (1659-1695) – libretto di Nahun Tate
Lia Serafini, Didone
Claudio Zinutti, Enea
Carlotta Colombo, Belinda
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Martina Zaccarin, 1^ strega/soprano
Mara Corazza, 2^ dama/soprano
Michaela Magoga, maga/alto
Flavia Del Giudice, 2^ strega/alto
Claudio Zinutti, tenore
Cristian Miola, Marinaio/Spirito/tenore
Sandro Bergamo, basso
Valentino Pase, basso
ORCHESTRA SAN MARCO
Giacomo Catana, violino
Luca Ranzato, violino
Clelia Gozzo, viola
Cristina Vidoni, violoncello
Michele Gallo, violone
Alberto Busettini, maestro concertatore al cembalo
In collaborazione con: Comune di Sacile, Orchestra e Coro San Marco, Coro Livenza
Domenica 24 ottobre 2021 ore 16.00 – Chiesa di Santa Giuliana in cimitero – Castello d’Aviano (PN)
Quem quaeritis, mulieres? – Inquietudini femminili nell’autunno del medioevo
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Flavia Del Giudice
Monica Falconio
Alessandra Tessaro
Martina Zaccarin
Marcella Campagnaro, viella
Ludovico Mosena, flauti, cialamello, ghironda
Claudio Sartorato, flauti, cialamello
Dir. Sandro Bergamo
Musiche del XIV sec.
Don Simone Toffolon, direttore del Museo Diocesano di Pordenone, guida alla scoperta della chiesa di Santa Giuliana
In collaborazione con: Parrocchia di Castello di Aviano
Venerdì 5 novembre 2021 ore 20.45 – Chiesa di S. Giovanni Battista – Meduna di Livenza (TV)
De vulgari musica
CORO IUVENES HARMONIAE
Eleonora Petri, Tommaso Zanello, direttori
Musiche tradizionali delle regioni italiane
In collaborazione con: Comune di Meduna di Livenza
Giovedì 11 novembre 2021 ore 20.45 – Centro Culturale Aldo Moro – Cordenons (PN)
Pellegrinaggi lisztiani nell’Italia di Dante
Michelle Candotti, pianoforte
Fabio Scaramucci, voce recitante
In collaborazione con: Comune di Cordenons, Ortoteatro, NS/DL Nei Suoni Dei Luoghi, Progetto Musica, Orchestra e Coro San Marco
INGRESSO: INTERI € 8,00 – RIDOTTI (> 65 – < 15; soci Altoliventina) € 5
Giovedì 25 novembre 2021 ore 20.45 – Chiesa di S. Michele Arcangelo – Maron di Brugnera (PN)
Circoli Bachiani
Ilaria Centorrino, organo
in collaborazione con: Associazione Culturale “La Corrente”
SETTEMBRE – OTTOBRE 2021 – Sala Damiano Chiesa – Francenigo (TV)
Lunedì 20 settembre ore 20.45
La bicicletta verde

Lunedì 4 ottobre ore 20.45
Il mistero di Dante

Lunedì 18 ottobre ore 20.45
Dio è donna e si chiama Petrunya

PRENOTAZIONI E BIGLIETTI:
ASSOCIAZIONE CULTURALE ALTOLIVENTINA a. p. s. Via Martiri della Libertà 16/1 – 33080 Prata di Pordenone (PN)
Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti e nel rispetto delle vigenti disposizioni anti Covid-19.
Tel. 0434.1834786 – cell. 333.8352808 (Lunedì, Martedì e Venerdì dalle 15.00 alle 19.00)
Mail – info@altolivenzacultura.it





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Era dilettante di musica il patrizio Benedetto Marcello: che non significa mancasse di preparazione professionale, ma che non traeva dalla musica di che vivere. Appartenendo a una delle più importanti famiglie veneziane, era di fatto obbligato a intraprendere una carriera politico-amministrativa: avvocato, membro del maggior consiglio, di numerose magistrature cittadine, provveditore a Pola e a Brescia… Ma era la musica a occupare i suoi pensieri: e, nell’ultima parte di una vita segnata, a quanto pare, da una crisi religiosa, la musica sacra, di cui l’imponente raccolta Estro poetico-armonico, otto libri pubblicati tra il 1724 e il 1727, costituisce il più importante risultato: i primi cinquanta salmi messi integralmente in musica.
La forma, nella sua alternanza di arie solistiche, recitativi, momenti corali, è quella della cantata, genere in cui Marcello eccelse, con oltre 300 composizioni.
Ma a caratterizzare l’opera è anche la scelta di non musicare i testi in latino, ma le parafrasi in italiano curate da un altro esponente del patriziato veneziano, Girolamo Ascanio Giustinian. Ad accrescere l’interesse per i Salmi, l’intonazione ebraica che ad alcuni Marcello premette o interpola: frutto dell’erudizione musicale di Benedetto, ma testimonianza, a 500 anni dalla sua fondazione, della compenetrazione tra la comunità ebraica di Venezia e il resto della città.
Accanto all’opera di Marcello, quella di Salamone Rossi: qui non sono echi, ma autentica musica della sinagoga. Semmai è il mondo di fuori, quello della musica eseguita nelle corti italiane, che entra nel tempio ebraico. Mantovano, fu al servizio della corte dei Gonzaga negli stessi anni di Monteverdi, componendo contemporaneamente per la sinagoga della sua città: e nel rito sinagogale, mantenendo ovviamente il testo ebraico dei Salmi, introdusse lo stile madrigalistico e mottettistico dell’epoca.
PROGRAMMA
Salamone Rossi (1570-1630)
da Hashirim asher le Sholomo: Keter, per la liturgia del Sabato
Benedetto Marcello (1786 – 1739)
dal Salmo decimo settimo: Diligam te Domine
Sonata in Do Allegro
Benedetto Marcello
Salmo decimoquarto: Domine, quis habitabit
Salamone Rossi
da Hashirim asher leSholomo: Shir Hama’alot, salmo 128
Benedetto Marcello
Salmo Decimo: In Domino confido
Sonata di organo Allegro, Staccato, Allegro
Benedetto Marcello
dal Salmo decimottavo: Coeli enarrant
Salamone Rossi
da Hashirim asher leSholomo: Halleluja, salmo 146
Martina Zaccarin, soprano
Lisa Friziero, alto
Claudio Zinutti, tenore
Sandro Bergamo, Basso
Anna Molaro, violoncello
Luciano Russo, arciliuto
Beppino Delle Vedove, organo
Sandro Bergamo, maestro di cappella
Ingresso Libero
https://www.festivalcandotti.info/